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L'idea che il testo di Foucault possa essere considerato una riscrittura del kantismo, un suo 'palinsesto', è suggerita dai commenti agli scritti di Kant sull'Illuminismo e la Rivoluzione. In realtà - è la tesi che il libro sostiene - l'ispirazione kantiana accompagna da lontano l'intero percorso della ricerca di Foucault. La sequenza concettuale messa in gioco dall'etica della soggettivazione e dall'estetica dell'esistenza negli ultimi scritti del 1984 si costruisce anticipatamente nell'Introduction à l'anthropologie de Kant del 1961, che discute i problemi della kantiana antropologia pragmatica. La lettura foucaultiana dell'antropologia di Kant incontra le questioni dell'esistenza singolare e della malattia, della medicina morale, del campo della cura e della padronanza del sé, del condursi del soggetto morale preso nei sistemi di sapere e di potere, dell'esercizio quotidiano di un'arte che si fa delicato e vigile uso della vita, della libertà come conoscenza dei limiti e coraggio 'parresiasta', e infine del mondo come sistema concreto di appartenenza e spazio dell''attualità'.